Ogni nuovo giorno è un’opportunità per sperimentare la gioia e la pace che sono possibili
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Quadro generale
La Domenica delle Palme, Gesù Cristo fece il Suo ingresso trionfale a Gerusalemme mentre i Suoi seguaci agitavano fronde di palma e stendevano mantelli sul Suo cammino. Attorniarono Gesù con amore e lode, gridando “Osanna”, un’espressione che significa “salvaci”. Molti seguaci di Gesù si aspettavano che Egli li salvasse dal dominio romano, ma i Suoi obiettivi erano più eterni. Gesù è venuto sulla terra non per fornire una liberazione politica, ma per salvare tutta l’umanità dal peccato e dalla morte.
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Come puoi cercare di seguire Gesù Cristo ogni giorno?
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L’entrata trionfale del Signore a Gerusalemme
Quadro generale
Durante la Sua permanenza a Gerusalemme, Gesù si recò al tempio. Lì, all’interno della casa di Suo Padre, Gesù vide diversi mercanti che facevano affari. Gesù rimase sconvolto nel vedere un luogo di culto profanato e trasformato in una “spelonca di ladroni” (Matteo 21:13). Parlando con un’autorità inequivocabile, ordinò ai mercanti e ai cambiavalute di andarsene.
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Come puoi purificare il tuo cuore e la tua mente per prepararti ad ascoltare gli insegnamenti di Gesù?
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Gesù purifica il tempio
Quadro generale
A Gerusalemme, Gesù era circondato sia da sostenitori che da contestatori. Quale Grande Insegnante, non perse mai occasione di esprimere la Sua sapienza. Durante l’ultima settimana della Sua vita, impartì alcuni dei Suoi insegnamenti più duraturi. Le Sue parole non erano tuttavia destinate solo alle persone presenti in quel momento. Ciò che insegnò durante tutto il Suo ministero può benedire anche la nostra vita. Di seguito, potrai vedere alcune delle Sue parabole.
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In che modo le lezioni contenute nelle Scritture possono applicarsi alla tua vita?
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La parabola delle dieci vergini
La parabola dei talenti
L’avete fatto a Me
Quadro generale
Durante la Sua vita sulla terra, Gesù Cristo ha insegnato l’importanza di amare Dio e di amare gli altri.
“Ama il Signore Iddio tuo con tutto il tuo cuore e con tutta l’anima tua e con tutta la mente tua. Questo è il grande e il primo comandamento. Il secondo, simile ad esso, è: Ama il tuo prossimo come te stesso.” — Matteo 22:37–39
Gesù ha insegnato che l’amore per Dio e per il prossimo è il fondamento del Suo Vangelo. Verso la fine del Suo ministero, Egli ha ampliato questo insegnamento quando ha insegnato: “Io vi do un nuovo comandamento: che vi amiate gli uni gli altri. Com’io v’ho amati […]. Da questo conosceranno tutti che siete miei discepoli, se avete amore gli uni per gli altri” (Giovanni 13:34–35). Quando ci amiamo gli uni gli altri, è più facile essere come Gesù: siamo più pazienti, più indulgenti e più compassionevoli con le persone che ci circondano.
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In che modo l’amore che nutri per Dio ti aiuta ad amare e a servire gli altri?
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Il comandamento più grande
Quadro generale
Gesù osservò la sacra festività della Pasqua con i Suoi apostoli. Istituì la sacra ordinanza del sacramento, in cui i Suoi discepoli furono invitati a mangiare e bere in memoria di Lui. Insegnò loro il potere confortante dello Spirito Santo. E, sapendo che il tempo che avrebbe trascorso con loro sarebbe presto terminato, comandò loro di amarsi l’un l’altro come Lui li aveva amati. Tale amore, disse, avrebbe costituito per gli altri il segno del fatto che erano Suoi discepoli.
Dopo quella che viene spesso definita l’Ultima Cena, Gesù chiese ai Suoi apostoli di seguirLo nella notte in un tranquillo giardino detto Getsemani. Nonostante il Maestro avesse chiesto loro di rimanere svegli con Lui, i discepoli, esausti, si addormentarono. Da solo, Gesù iniziò a pregare e fu presto sopraffatto da un’agonia incomprensibile. Lì, nel Giardino, diede inizio al percorso per farsi carico dei peccati e dei dolori del mondo. Era il principio di un atto di sacrificio che avrebbe raggiunto la sua conclusione definitiva il giorno dopo sulla croce del Golgota.
Nel corso della notte, Giuda Iscariota tradì il Salvatore rivolgendosi alle autorità locali, che arrestarono Gesù e lo portarono a casa di Caiàfa, il sommo sacerdote. Lì, Gesù avrebbe atteso il processo fino al mattino seguente.
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Gesù ha istituito il sacramento perché ci ricordassimo sempre di Lui e del Suo sacrificio. Come puoi onorarLo e ricordarLo ogni giorno?
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L’Ultima Cena
Il Salvatore soffre nel Getsemani
Quadro generale
Dopo una serie di processi faziosi, Gesù Cristo fu condannato a morte per crocifissione. I soldati romani Lo schernirono, Lo flagellarono e Lo inchiodarono alla croce. Ma invece di condannarli, Gesù Cristo implorò Suo Padre dicendo: “Perdona loro, perché non sanno quello che fanno” (Luca 23:34). Anche nel momento più buio della Sua vita, Gesù parlava di amore e di redenzione. Esalando l’ultimo respiro, Gesù si rivolse a Suo Padre. “È compiuto!”, disse (Giovanni 19:30). Una testimonianza alquanto sorprendente giunse da un centurione romano e da coloro che si trovavano con lui: “Veramente, costui era Figliuol di Dio” (Matteo 27:54). Tale consapevolezza è altrettanto maestosa oggi come allora.
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Gesù è l’esempio supremo di perdono. Come puoi essere più indulgente con te stesso e con le persone che fanno parte della tua vita?
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Gesù viene condannato davanti a Pilato
Il Salvatore viene flagellato e crocifisso
Quadro generale
È difficile immaginare l’angoscia che i seguaci di Gesù Cristo devono aver provato il giorno dopo la Sua morte. La notte precedente, il Suo corpo era stato preparato amorevolmente e posto in una tomba situata presso un giardino. Ora si trovavano a dover capire in quale modo la vita potesse andare avanti senza di Lui. Quasi sicuramente la Sua morte aveva tolto loro qualcosa, ma quello che avevano perso non era nulla in confronto a tutto ciò che la Sua vita aveva offerto. Che lo capissero o meno, Gesù Cristo aveva tracciato un nuovo percorso per tutti coloro che Lo avrebbero seguito, illuminato da una speranza che brilla più di qualsiasi oscurità si possa incontrare.
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In quali occasioni Gesù ti ha aiutato a trovare conforto nei momenti difficili?
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Gesù viene posto nella tomba
Quadro generale
Di primo mattino Maria Maddalena, amica e seguace di Gesù, si recò alla tomba per prendersi cura del corpo di Gesù Cristo. Con sua grande sorpresa, trovò la tomba vuota. Poco dopo, mentre piangeva fuori dalla tomba, un uomo, che lei pensava essere il giardiniere, si rivolse a lei. Ma poi la chiamò per nome: “Maria”. E lei capì. Era Gesù, di nuovo vivo. Fu una consapevolezza troppo straordinaria per poterla contenere. La sua fede la spinse a uno slancio di gioia, mentre corse ad avvisare gli altri.
È una testimonianza che sprona le persone ancora oggi. Come lei, puoi sapere anche tu che Gesù Cristo vive. Grazie a Lui, tutti posso vivere di nuovo. Seguendo Cristo, potremo trovare la vera felicità sulla terra, e potremo assaporare la gioia eterna della vita a venire.
Grazie per averci accompagnato per tutta la Settimana Santa. Mentre leggi i versetti che seguono, rifletti su tutto ciò che hai imparato in questa settimana.
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Quali sentimenti provi quando pensi alla risurrezione di Gesù Cristo?
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Gesù è risorto
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Matteo 21:1–11
1 E quando furon vicini a Gerusalemme e furon giunti a Betfage, presso al monte degli Ulivi, Gesù mandò due discepoli,
2 dicendo loro: Andate nella borgata che è dirimpetto a voi; e subito troverete un’asina legata, e un puledro con essa; scioglieteli e menatemeli.
3 E se alcuno vi dice qualcosa, direte che il Signore ne ha bisogno, e subito li manderà.
4 Or questo avvenne affinché si adempisse la parola del profeta:
5 Dite alla figliuola di Sion: Ecco il tuo re viene a te, mansueto, e montato sopra un’asina, e un asinello, puledro d’asina.
6 E i discepoli andarono e fecero come Gesù avea loro ordinato;
7 menarono l’asina e il puledro, vi misero sopra i loro mantelli, e Gesù vi si pose a sedere.
8 E la maggior parte della folla stese i mantelli sulla via; e altri tagliavano de’ rami dagli alberi e li stendeano sulla via.
9 E le turbe che precedevano e quelle che seguivano, gridavano: Osanna al Figliuolo di Davide! Benedetto colui che viene nel nome del Signore! Osanna ne’ luoghi altissimi!
10 Ed essendo egli entrato in Gerusalemme, tutta la città fu commossa e si diceva:
11 Chi è costui? E le turbe dicevano: Questi è Gesù, il profeta che è da Nazaret di Galilea.
Luca 19:29–44
29 E avvenne che come fu vicino a Betfage e a Betania presso al monte detto degli Ulivi, mandò due de’ discepoli, dicendo:
30 Andate nella borgata dirimpetto, nella quale entrando, troverete legato un puledro d’asino, sopra il quale non è mai montato alcuno; scioglietelo e menatemelo.
31 E se qualcuno vi domanda perché lo sciogliete, direte così: Il Signore ne ha bisogno.
32 E quelli ch’erano mandati, partirono e trovarono le cose com’egli avea lor detto.
33 E com’essi scioglievano il puledro, i suoi padroni dissero loro: Perché sciogliete il puledro?
34 Essi risposero: Il Signore ne ha bisogno.
35 E lo menarono a Gesù; e gettati i loro mantelli sul puledro, vi fecero montar Gesù.
36 E mentre egli andava innanzi, stendevano i loro mantelli sulla via.
37 E com’era già presso la città, alla scesa del monte degli Ulivi, tutta la moltitudine dei discepoli cominciò con allegrezza a lodare Iddio a gran voce per tutte le opere potenti che aveano vedute,
38 dicendo: Benedetto il Re che viene nel nome del Signore; pace in cielo e gloria ne’ luoghi altissimi!
39 E alcuni de’ Farisei di tra la folla gli dissero: Maestro, sgrida i tuoi discepoli!
40 Ed egli, rispondendo, disse: Io vi dico che se costoro si tacciono, le pietre grideranno.
41 E come si fu avvicinato, vedendo la città, pianse su lei, dicendo:
42 Oh se tu pure avessi conosciuto in questo giorno quel ch’è per la tua pace! Ma ora è nascosto agli occhi tuoi.
43 Poiché verranno su te de’ giorni nei quali i tuoi nemici ti faranno attorno delle trincee, e ti circonderanno e ti stringeranno da ogni parte;
44 e atterreranno te e i tuoi figliuoli dentro di te, e non lasceranno in te pietra sopra pietra, perché tu non hai conosciuto il tempo nel quale sei stata visitata.
Marco 11:15–18
15 E vennero a Gerusalemme; e Gesù, entrato nel tempio, prese a cacciarne coloro che vendevano e che compravano nel tempio; e rovesciò le tavole de’ cambiamonete e le sedie de’ venditori di colombi;
16 e non permetteva che alcuno portasse oggetti attraverso il tempio.
17 Ed insegnava, dicendo loro: Non è egli scritto: La mia casa sarà chiamata casa d’orazione per tutte le genti? ma voi ne avete fatta una spelonca di ladroni.
18 Ed i capi sacerdoti e gli scribi udirono queste cose e cercavano il modo di farlo morire, perché lo temevano; poiché tutta la moltitudine era rapita in ammirazione della sua dottrina.
Matteo 22:36–40
36 Maestro, qual è, nella legge, il gran comandamento?
37 E Gesù gli disse: Ama il Signore Iddio tuo con tutto il tuo cuore e con tutta l’anima tua e con tutta la mente tua.
38 Questo è il grande e il primo comandamento.
39 Il secondo, simile ad esso, è: Ama il tuo prossimo come te stesso.
40 Da questi due comandamenti dipendono tutta la legge ed i profeti.
Matteo 25:34–45
34 Allora il Re dirà a quelli della sua destra: Venite, voi, i benedetti del Padre mio; eredate il regno che v’è stato preparato sin dalla fondazione del mondo.
35 Perché ebbi fame, e mi deste da mangiare; ebbi sete, e mi deste da bere; fui forestiere, e m’accoglieste;
36 fui ignudo, e mi rivestiste; fui infermo, e mi visitaste; fui in prigione, e veniste a trovarmi.
37 Allora i giusti gli risponderanno: Signore, quando mai t’abbiam veduto aver fame e t’abbiam dato da mangiare? o aver sete e t’abbiam dato da bere?
38 Quando mai t’abbiam veduto forestiere e t’abbiamo accolto? o ignudo e t’abbiam rivestito?
39 Quando mai t’abbiam veduto infermo o in prigione e siam venuti a trovarti?
40 E il Re, rispondendo, dirà loro: In verità vi dico che in quanto l’avete fatto ad uno di questi miei minimi fratelli, l’avete fatto a me.
41 Allora dirà anche a coloro dalla sinistra: Andate via da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato pel diavolo e per i suoi angeli!
42 Perché ebbi fame e non mi deste da mangiare; ebbi sete e non mi deste da bere;
43 fui forestiere e non m’accoglieste; ignudo, e non mi rivestiste; infermo ed in prigione, e non mi visitaste.
44 Allora anche questi gli risponderanno, dicendo: Signore, quando t’abbiam veduto aver fame, o sete, o esser forestiere, o ignudo, o infermo, o in prigione, e non t’abbiamo assistito?
45 Allora risponderà loro, dicendo: In verità vi dico che in quanto non l’avete fatto ad uno di questi minimi, non l’avete fatto neppure a me.
Giovanni 15:9–12
9 Come il Padre mi ha amato, così anch’io ho amato voi; dimorate nel mio amore.
10 Se osservate i miei comandamenti, dimorerete nel mio amore; com’io ho osservato i comandamenti del Padre mio, e dimoro nel suo amore.
11 Queste cose vi ho detto, affinché la mia allegrezza dimori in voi, e la vostra allegrezza sia resa completa.
12 Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io ho amato voi.
Matteo 22:34–40
34 Or i Farisei, udito ch’egli avea chiusa la bocca a’ Sadducei, si raunarono insieme;
35 e uno di loro, dottor della legge, gli domandò, per metterlo alla prova:
36 Maestro, qual è, nella legge, il gran comandamento?
37 E Gesù gli disse: Ama il Signore Iddio tuo con tutto il tuo cuore e con tutta l’anima tua e con tutta la mente tua.
38 Questo è il grande e il primo comandamento.
39 Il secondo, simile ad esso, è: Ama il tuo prossimo come te stesso.
40 Da questi due comandamenti dipendono tutta la legge ed i profeti.
Luca 22:14–20, 39–54
14 E quando l’ora fu venuta, egli si mise a tavola, e gli apostoli con lui.
15 Ed egli disse loro: Ho grandemente desiderato di mangiar questa pasqua con voi, prima ch’io soffra;
16 poiché io vi dico che non la mangerò più finché sia compiuta nel regno di Dio.
17 E avendo preso un calice, rese grazie e disse: Prendete questo e distribuitelo fra voi;
18 perché io vi dico che oramai non berrò più del frutto della vigna, finché sia venuto il regno di Dio.
19 Poi, avendo preso del pane, rese grazie e lo ruppe e lo diede loro, dicendo: Questo è il mio corpo il quale è dato per voi: fate questo in memoria di me.
20 Parimente ancora, dopo aver cenato, dette loro il calice dicendo: Questo calice è il nuovo patto nel mio sangue, il quale è sparso per voi.
39 Poi, essendo uscito, andò, secondo il suo solito, al monte degli Ulivi; e anche i discepoli lo seguirono.
40 E giunto che fu sul luogo, disse loro: Pregate, chiedendo di non entrare in tentazione.
41 Ed egli si staccò da loro circa un tiro di sasso; e postosi in ginocchio pregava, dicendo:
42 Padre, se tu vuoi, allontana da me questo calice! Però, non la mia volontà, ma la tua sia fatta.
43 E un angelo gli apparve dal cielo a confortarlo.
44 Ed essendo in agonia, egli pregava vie più intensamente; e il suo sudore divenne come grosse gocce di sangue che cadeano in terra.
45 E alzatosi dall’orazione, venne ai discepoli e li trovò che dormivano di tristezza,
46 e disse loro: Perché dormite? Alzatevi e pregate, affinché non entriate in tentazione.
47 Mentre parlava ancora, ecco una turba; e colui che si chiamava Giuda, uno dei dodici, la precedeva, e si accostò a Gesù per baciarlo.
48 Ma Gesù gli disse: Giuda, tradisci tu il Figliuol dell’uomo con un bacio?
49 E quelli ch’eran con lui, vedendo quel che stava per succedere, dissero: Signore, percoterem noi con la spada?
50 E uno di loro percosse il servitore del sommo sacerdote, e gli spiccò l’orecchio destro.
51 Ma Gesù rivolse loro la parola e disse: Lasciate, basta! E toccato l’orecchio di colui, lo guarì.
52 E Gesù disse ai capi sacerdoti e ai capitani del tempio e agli anziani che eran venuti contro a lui: Voi siete usciti con spade e bastoni, come contro a un ladrone;
53 mentre ero ogni giorno con voi nel tempio, non mi avete mai messe le mani addosso; ma questa è l’ora vostra e la potestà delle tenebre.
54 E presolo, lo menaron via e lo condussero dentro la casa del sommo sacerdote; e Pietro seguiva da lontano.
Matteo 26:36–57
36 Allora Gesù venne con loro in un podere detto Getsemani, e disse ai discepoli: Sedete qui finché io sia andato là ed abbia orato.
37 E presi seco Pietro e i due figliuoli di Zebedeo, cominciò ad esser contristato ed angosciato.
38 Allora disse loro: L’anima mia è oppressa da tristezza mortale; rimanete qui e vegliate meco.
39 E andato un poco innanzi, si gettò con la faccia a terra, pregando, e dicendo: Padre mio, se è possibile, passi oltre da me questo calice! Ma pure, non come voglio io, ma come tu vuoi.
40 Poi venne a’ discepoli, e li trovò che dormivano, e disse a Pietro: Così, non siete stati capaci di vegliar meco un’ora sola?
41 Vegliate ed orate, affinché non cadiate in tentazione; ben è lo spirito pronto, ma la carne è debole.
42 Di nuovo, per la seconda volta, andò e pregò, dicendo: Padre mio, se non è possibile che questo calice passi oltre da me, senza ch’io lo beva, sia fatta la tua volontà.
43 E tornato, li trovò che dormivano perché gli occhi loro erano aggravati.
44 E lasciatili, andò di nuovo e pregò per la terza volta, ripetendo le medesime parole.
45 Poi venne ai discepoli e disse loro: Dormite pure oramai, e riposatevi! Ecco, l’ora e giunta, e il Figliuol dell’uomo è dato nelle mani dei peccatori.
46 Levatevi, andiamo; ecco, colui che mi tradisce è vicino.
47 E mentre parlava ancora, ecco arrivar Giuda, uno dei dodici, e con lui una gran turba con spade e bastoni, da parte de’ capi sacerdoti e degli anziani del popolo.
48 Or colui che lo tradiva, avea dato loro un segnale, dicendo: Quello che bacerò, è lui; pigliatelo.
49 E in quell’istante, accostatosi a Gesù, gli disse: Ti saluto, Maestro! e gli dette un lungo bacio.
50 Ma Gesù gli disse: Amico, a far che sei tu qui? Allora, accostatisi, gli misero le mani addosso, e lo presero.
51 Ed ecco, un di coloro ch’eran con lui, stesa la mano alla spada, la sfoderò; e percosso il servitore del sommo sacerdote, gli spiccò l’orecchio.
52 Allora Gesù gli disse: Riponi la tua spada al suo posto, perché tutti quelli che prendon la spada, periscon per la spada.
53 Credi tu forse ch’io non potrei pregare il Padre mio che mi manderebbe in quest’istante più di dodici legioni d’angeli?
54 Come dunque si adempirebbero le Scritture, secondo le quali bisogna che così avvenga?
55 In quel punto Gesù disse alle turbe: Voi siete usciti con spade e bastoni come contro ad un ladrone, per pigliarmi. Ogni giorno sedevo nel tempio ad insegnare, e voi non m’avete preso;
56 ma tutto questo è avvenuto affinché si adempissero le scritture de’ profeti. Allora tutti i discepoli, lasciatolo, se ne fuggirono.
57 Or quelli che aveano preso Gesù, lo menarono a Caiàfa, sommo sacerdote, presso il quale erano raunati gli scribi e gli anziani.
Matteo 26:59–75
59 Or i capi sacerdoti e tutto il Sinedrio cercavano qualche falsa testimonianza contro a Gesù per farlo morire;
60 e non ne trovavano alcuna, benché si fossero fatti avanti molti falsi testimoni. 61 Finalmente, se ne fecero avanti due
che dissero: Costui ha detto: Io posso disfare il tempio di Dio e riedificarlo in tre giorni.
62 E il sommo sacerdote, levatosi in piedi, gli disse: Non rispondi tu nulla? Che testimoniano costoro contro a te?
Ma Gesù taceva.
63 E il sommo sacerdote gli disse: Ti scongiuro per l’Iddio vivente a dirci se tu se’ il Cristo, il Figliuol di Dio.
64 Gesù gli rispose: Tu l’hai detto; anzi vi dico che da ora innanzi vedrete il Figliuol dell’uomo sedere alla destra della Potenza, e venire su le nuvole del cielo.
65 Allora il sommo sacerdote si stracciò le vesti, dicendo: Egli ha bestemmiato: che bisogno abbiamo più di testimoni? Ecco, ora avete udita la sua bestemmia;
66 Che ve ne pare? Ed essi, rispondendo, dissero: È reo di morte.
67 Allora gli sputarono in viso e gli diedero de’ pugni; e altri lo schiaffeggiarono,
68 dicendo: O Cristo profeta, indovinaci: Chi t’ha percosso?
69 Pietro, intanto, stava seduto fuori nella corte; e una serva gli si accostò, dicendo: anche tu eri con Gesù il Galileo.
70 Ma egli lo negò davanti a tutti, dicendo: Non so quel che tu dica.
71 E come fu uscito fuori nell’antiporto, un’altra lo vide e disse a coloro ch’eran quivi: Anche costui era con Gesù Nazareno.
72 Ed egli daccapo lo negò giurando: Non conosco quell’uomo.
73 Di li a poco, gli astanti, accostatisi, dissero a Pietro: Per certo tu pure sei di quelli, perché anche la tua parlata ti dà a conoscere.
74 Allora egli cominciò ad imprecare ed a giurare: Non conosco quell’uomo! E in quell’istante il gallo cantò.
75 E Pietro si ricordò della parola di Gesù che gli avea detto: Prima che il gallo canti, tu mi rinnegherai tre volte. E uscito fuori, pianse amaramente.
Matteo 27:1–61
1 Poi, venuta la mattina, tutti i capi sacerdoti e gli anziani del popolo tennero consiglio contro a Gesù per farlo morire.
2 E legatolo, lo menarono via e lo consegnarono a Pilato, il governatore.
3 Allora Giuda, che l’avea tradito, vedendo che Gesù era stato condannato, si pentì, e riportò i trenta sicli d’argento ai capi sacerdoti ed agli anziani,
4 dicendo: Ho peccato, tradendo il sangue innocente. Ma essi dissero: Che c’importa?
5 Pensaci tu. Ed egli, lanciati i sicli nel tempio, s’allontanò e andò ad impiccarsi.
6 Ma i capi sacerdoti, presi quei sicli, dissero: Non è lecito metterli nel tesoro delle offerte, perché son prezzo di sangue.
7 E tenuto consiglio, comprarono con quel danaro il campo del vasaio da servir di sepoltura ai forestieri.
8 Perciò quel campo, fino al dì d’oggi, è stato chiamato: Campo di sangue.
9 Allora s’adempì quel che fu detto dal profeta Geremia: E presero i trenta sicli d’argento, prezzo di colui ch’era stato messo a prezzo, messo a prezzo dai figliuoli d’Israele;
10 e li dettero per il campo del vasaio, come me l’avea ordinato il Signore.
11 Or Gesù comparve davanti al governatore; e il governatore lo interrogò, dicendo: Sei tu il re de’ Giudei? E Gesù gli disse: Sì, lo sono.
12 E accusato da’ capi sacerdoti e dagli anziani, non rispose nulla.
13 Allora Pilato gli disse: Non odi tu quante cose testimoniano contro di te?
14 Ma egli non gli rispose neppure una parola: talché il governatore se ne maravigliava grandemente.
15 Or ogni festa di Pasqua il governatore soleva liberare alla folla un carcerato, qualunque ella volesse.
16 Avevano allora un carcerato famigerato di nome Barabba.
17 Essendo dunque radunati, Pilato domandò loro: Chi volete che vi liberi, Barabba, o Gesù detto Cristo?
18 Poiché egli sapeva che glielo aveano consegnato per invidia.
19 Or mentre egli sedeva in tribunale, la moglie gli mandò a dire: Non aver nulla a che fare con quel giusto, perché oggi ho sofferto molto in sogno a cagion di lui.
20 Ma i capi sacerdoti e gli anziani persuasero le turbe a chieder Barabba e far perire Gesù.
21 E il governatore prese a dir loro: Qual de’ due volete che vi liberi? E quelli dissero: Barabba.
22 E Pilato a loro: Che farò dunque di Gesù detto Cristo? Tutti risposero: Sia crocifisso.
23 Ma pure, riprese egli, che male ha fatto? Ma quelli vie più gridavano: Sia crocifisso!
24 E Pilato, vedendo che non riusciva a nulla, ma che si sollevava un tumulto, prese dell’acqua e si lavò le mani in presenza della moltitudine, dicendo: Io sono innocente del sangue di questo giusto; pensateci voi.
25 E tutto il popolo, rispondendo, disse: Il suo sangue sia sopra noi e sopra i nostri figliuoli.
26 Allora egli liberò loro Barabba; e dopo aver fatto flagellare Gesù, lo consegnò perché fosse crocifisso.
27 Allora i soldati del governatore, tratto Gesù nel pretorio, radunarono attorno a lui tutta la coorte.
28 E spogliatolo, gli misero addosso un manto scarlatto;
29 e intrecciata una corona di spine, gliela misero sul capo, e una canna nella man destra; e inginocchiatisi dinanzi a lui, lo beffavano, dicendo: Salve, re de’ Giudei!
30 E sputatogli addosso, presero la canna, e gli percotevano il capo.
31 E dopo averlo schernito, lo spogliarono del manto, e lo rivestirono delle sue vesti; poi lo menaron via per crocifiggerlo.
32 Or nell’uscire trovarono un Cireneo chiamato Simone, e lo costrinsero a portar la croce di Gesù.
33 E venuti ad un luogo detto Golgota, che vuol dire: Luogo del teschio, gli dettero a bere del vino mescolato con fiele;
34 ma Gesù, assaggiatolo, non volle berne.
35 Poi, dopo averlo crocifisso, spartirono i suoi vestimenti, tirando a sorte;
36 e postisi a sedere, gli facevan quivi la guardia.
37 E al disopra del capo gli posero scritto il motivo della condanna: QUESTO È GESÙ IL RE DE’ GIUDEI.
38 Allora furon con lui crocifissi due ladroni, uno a destra e l’altro a sinistra.
39 E coloro che passavano di lì, lo ingiuriavano, scotendo il capo e dicendo:
40 Tu che disfai il tempio e in tre giorni lo riedifichi, salva te stesso, se tu sei Figliuol di Dio, e scendi giù di croce!
41 Similmente, i capi sacerdoti con gli scribi e gli anziani, beffandosi, dicevano:
42 Ha salvato altri e non può salvar se stesso! Da che è il re d’Israele, scenda ora giù di croce, e noi crederemo in lui.
43 S’è confidato in Dio; lo liberi ora, s’Ei lo gradisce, poiché ha detto: Son Figliuol di Dio.
44 E nello stesso modo lo vituperavano anche i ladroni crocifissi con lui.
45 Or dall’ora sesta si fecero tenebre per tutto il paese, fino all’ora nona.
46 E verso l’ora nona Gesù gridò con gran voce: Elì, Elì, lamà sabactanì? cioè: Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?
47 Ma alcuni degli astanti, udito ciò, dicevano: Costui chiama Elia.
48 E subito un di loro corse a prendere una spugna; e inzuppatala d’aceto e postala in cima ad una canna, gli die’ da bere.
49 Ma gli altri dicevano: Lascia, vediamo se Elia viene a salvarlo.
50 E Gesù, avendo di nuovo gridato con gran voce, rendé lo spirito.
51 Ed ecco, la cortina del tempio si squarciò in due, da cima a fondo, e la terra tremò, e le rocce si schiantarono,
52 e le tombe s’aprirono, e molti corpi de’ santi che dormivano, risuscitarono;
53 ed usciti dai sepolcri dopo la risurrezione di lui, entrarono nella santa città, ed apparvero a molti.
54 E il centurione e quelli che con lui facean la guardia a Gesù, visto il terremoto e le cose avvenute, temettero grandemente, dicendo: Veramente, costui era Figliuol di Dio.
55 Ora quivi erano molte donne che guardavano da lontano, le quali avean seguitato Gesù dalla Galilea per assisterlo;
56 tra le quali erano Maria Maddalena, e Maria madre di Giacomo e di Jose, e la madre de’ figliuoli di Zebedeo.
57 Poi, fattosi sera, venne un uomo ricco di Arimatea, chiamato Giuseppe, il quale era divenuto anche egli discepolo di Gesù.
58 Questi, presentatosi a Pilato, chiese il corpo di Gesù. Allora Pilato comandò che il corpo gli fosse rilasciato.
59 E Giuseppe, preso il corpo, lo involse in un panno lino netto,
60 e lo pose nella propria tomba nuova, che aveva fatta scavar nella roccia, e dopo aver rotolata una gran pietra contro l’apertura del sepolcro, se ne andò.
61 Or Maria Maddalena e l’altra Maria eran quivi, sedute dirimpetto al sepolcro.
Giovanni 14:15–16, 26–27
15 Se voi mi amate, osserverete i miei comandamenti.
16 E io pregherò il Padre, ed Egli vi darà un altro Consolatore, perché stia con voi in perpetuo,
26 ma il Consolatore, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, egli v’insegnerà ogni cosa e vi rammenterà tutto quello che v’ho detto.
27 Io vi lascio pace; vi do la mia pace. Io non vi do come il mondo dà. Il vostro cuore non sia turbato e non si sgomenti.
Matteo 27:55–61
55 Ora quivi erano molte donne che guardavano da lontano, le quali avean seguitato Gesù dalla Galilea per assisterlo;
56 tra le quali erano Maria Maddalena, e Maria madre di Giacomo e di Jose, e la madre de’ figliuoli di Zebedeo.
57 Poi, fattosi sera, venne un uomo ricco di Arimatea, chiamato Giuseppe, il quale era divenuto anche egli discepolo di Gesù.
58 Questi, presentatosi a Pilato, chiese il corpo di Gesù. Allora Pilato comandò che il corpo gli fosse rilasciato.
59 E Giuseppe, preso il corpo, lo involse in un panno lino netto,
60 e lo pose nella propria tomba nuova, che aveva fatta scavar nella roccia, e dopo aver rotolata una gran pietra contro l’apertura del sepolcro, se ne andò.
61 Or Maria Maddalena e l’altra Maria eran quivi, sedute dirimpetto al sepolcro.
John 14:26–27
26 But the Comforter, which is the Holy Ghost, whom the Father will send in my name, he shall teach you all things, and bring all things to your remembrance, whatsoever I have said unto you.
27 Peace I leave with you, my peace I give unto you: not as the world giveth, give I unto you. Let not your heart be troubled, neither let it be afraid.
Giovanni 20:1–18
1 Or il primo giorno della settimana, la mattina per tempo, mentr’era ancora buio, Maria Maddalena venne al sepolcro, e vide la pietra tolta dal sepolcro.
2 Allora corse e venne da Simon Pietro e dall’altro discepolo che Gesù amava, e disse loro: Han tolto il Signore dal sepolcro, e non sappiamo dove l’abbiano posto.
3 Pietro dunque e l’altro discepolo uscirono e si avviarono al sepolcro.
4 Correvano ambedue assieme; ma l’altro discepolo corse innanzi più presto di Pietro, e giunse primo al sepolcro;
5 e chinatosi, vide i pannilini giacenti, ma non entrò.
6 Giunse intanto anche Simon Pietro che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro, e vide i pannilini giacenti,
7 e il sudario ch’era stato sul capo di Gesù, non giacente coi pannilini, ma rivoltato in un luogo a parte.
8 Allora entrò anche l’altro discepolo che era giunto primo al sepolcro, e vide, e credette.
9 Perché non aveano ancora capito la Scrittura, secondo la quale egli dovea risuscitare dai morti.
10 I discepoli dunque se ne tornarono a casa.
11 Ma Maria se ne stava di fuori presso al sepolcro a piangere. E mentre piangeva, si chinò per guardar dentro al sepolcro,
12 ed ecco, vide due angeli, vestiti di bianco, seduti uno a capo e l’altro ai piedi, là dov’era giaciuto il corpo di Gesù.
13 Ed essi le dissero: Donna, perché piangi? Ella disse loro: perché han tolto il mio Signore, e non so dove l’abbiano posto.
14 Detto questo, si voltò indietro, e vide Gesù in piedi; ma non sapeva che era Gesù.
15 Gesù le disse: Donna, perché piangi? Chi cerchi? Ella, pensando che fosse l’ortolano, gli disse: Signore, se tu l’hai portato via, dimmi dove l’hai posto, e io lo prenderò.
16 Gesù le disse: Maria! Ella, rivoltasi, gli disse in ebraico: Rabbunì! Che vuol dire: Maestro!
17 Gesù le disse: Non mi toccare, perché non sono ancora salito al Padre; ma va’ dai miei fratelli, e di’ loro: Io salgo al Padre mio e Padre vostro, all’Iddio mio e Iddio vostro.
18 Maria Maddalena andò ad annunziare ai discepoli che avea veduto il Signore, e ch’egli le avea dette queste cose.
1 Corinzi 15:20–22
20 Ma ora Cristo è risuscitato dai morti, primizia di quelli che dormono.
21 Infatti, poiché per mezzo d’un uomo è venuta la morte, così anche per mezzo d’un uomo è venuta la risurrezione dei morti.
22 Poiché, come tutti muoiono in Adamo, così anche in Cristo saran tutti vivificati.